IO È UN’ALTRA
Nella “Lettera del Veggente”, messaggio inviato da Arthur Rimbaud all’amico Paul Demeny, il poeta francese pone le basi per la creazione di una nuova forma di comunicazione poetica. L’autore non è più soggetto di un’azione artistica unidirezionale ma attraverso un processo di spersonalizzazione diviene veicolo di un’idea maturata da un “altro dentro se stesso”.
“Je est un autre”, scrive Arthur Rimbaud: una frase fulminante e geniale.
PUNTO DI SVISTA ha deciso di procedere a partire da questa esperienza di Arthur Rimbaud per ragionare visivamente sull’altro che vive dentro lo sguardo (ogni sguardo) e l’animo di un fotografo.
In tal senso, abbiamo deciso di esplorare il femminile che è nel nostro immaginario coinvolgendo alcuni autori (Samuele Bianchi, Alfredo Covino, Pietro D’Agostino, Francesca Loprieno, Simona Lunatici, Simona Scalas, Orith Youdovich).
Ogni autore ha così individuato una figura femminile che alberga costantemente nella sua mente e che rappresenta un perno, conscio e/o inconscio, della sua esistenza quotidiana e intellettuale. Su tali figure (artiste, scrittrici, poetesse, filosofe, scienziate, intellettuali) verranno realizzati lavori fotografici nel tentativo di far riemergere dall’oscurità la forza di un femminile archetipico che si è, di volta in volta, manifestato nel corso della storia in donne che hanno lasciato un segno nelle vicende del pensiero umano.