Frame tratto dal film “The Tree of Life” di Terrence Malick

[CHIUSA] Call for Applicants. Laboratorio. Filosofia della natura ed estetica del paesaggio tra cinema e fotografia. Werner Herzog e Terrence Malick

10 Marzo 2021

[CHIUSA] Call for Applicants. Laboratorio. Filosofia della natura ed estetica del paesaggio tra cinema e fotografia. Werner Herzog e Terrence Malick

PROGETTO-LABORATORIO CINEMA | FOTOGRAFIA
Terza Edizione

Filosofia della natura ed estetica del paesaggio
tra cinema e fotografia

Werner Herzog e Terrence Malick

CALL FOT PARTICIPATION

A cura di
Punto di Svista e Ikonemi

Docente: Maurizio G. De Bonis
Durata: dall’8 aprile al 27 maggio 2021
Lezioni: 9 incontri bisettimanali sulla piattaforma ZOOM
Orario: 18.30-20.00; primi due incontri 18.30-20.30
Costo: 250 euro / Posti: massimo 8
Termine d’iscrizione: 31 marzo 2021

Fotografia e cinema sono forme linguistiche strettamente connesse una all’altra, la prima è la madre della seconda. Il cinema ha compiuto, rispetto alla fotografia, un passo in avanti dal punto di vista dell’articolazione dei codici visuali e narrativi, soprattutto grazie ai movimenti di macchina e al montaggio, ma non v’è alcun dubbio sul fatto che queste due discipline facciano parte della medesima area espressiva, insieme alla videoarte e alla comunicazione in ambito contemporaneo (pubblicità, videoclip).

Il progetto-laboratorio intende esplorare le connessioni tra queste due forme di arte e attraversare il territorio dell’immagine in una sorta di tragitto a ritroso dal cinema verso la fotografia. L’intento è legato all’idea di ricerca pura, di sperimentazione, sull’immagine che non sia condizionata dai confini tra le arti visive tecnologiche e che stimoli la libera creatività dei partecipanti.

Percorso teorico
La terza edizione del Laboratorio Cinema | Fotografia avrà come argomento di studio e stimolo creativo la questione della raffigurazione dell’elemento naturale nel cinema. Tale tema sarà analizzato a partire dalle esperienze artistiche ed estetiche dei cineasti Werner Herzog e Terrence Malick, i quali saranno i due cardini intorno ai quali si svilupperà il discorso teorico che, però, sarà arricchito da ulteriori riferimenti di carattere cinematografico, fotografico e figurativo. La questione della rappresentazione della natura, a partire dalle esperienze filmiche di determinati autori, sarà inoltre correlata al tema del paesaggio e connessa ad approfondimenti legati ad altre discipline: filosofia, psicoanalisi, arti figurative e letteratura.

Percorso creativo e finalità
La parte didattica sarà intrecciata a un percorso di carattere creativo. I partecipanti, in un flusso intensivo di studio della durata di due mesi, saranno chiamati a sviluppare un lavoro fotografico personale sulla questione della natura non solo ispirandosi alle vicende filmiche di Herzog e Malick ma tentando di generare una propria visione del tema che tenga conto di tutti gli spunti teorici che faranno parte del piano didattico. Lo scopo ultimo è quello di far avviare agli allievi un proprio progetto fotografico che allunghi le radici nella storia del cinema ma che si riorganizzi intorno a un nucleo espressivo di carattere personale.

Il progetto-laboratorio nasce per essere un’esperienza di ricerca visuale, trasversale e condivisa che muove dal cinema verso la fotografia. Lo scopo del progetto è quello di creare un percorso condiviso di ricerca pura e sperimentazione sull’immagine che stimoli la creatività e la maturazione stilistica tra i partecipanti.

In conclusione, sarà messa a punto una selezione definitiva che sarà successivamente pubblicata on line sui siti di Ikonemi e Punto di Svista.

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Docente: Maurizio G. De Bonis
Tutor: Daniele Cinciripini, Orith Youdovich, Serena Marchionni

A chi è rivolto
a tutti i fotografi appassionati di cinema, o meno, che sentono il bisogno di fermarsi a osservare e riflettere sulla natura delle immagini, approfondire la loro conoscenza del linguaggio visuale e delle opere di Werner Herzog e Terrence Malick.

Come partecipare
invia una mail a cinemafotografialab@gmail.com, scrivici cosa ti spinge a partecipare a questo progetto-laboratorio, allega una breve bio/cv (max 1000 caratteri) e un portfolio (max 10 immagini, jpeg o pdf) o il link al tuo sito. La richiesta di partecipazione sarà valutata da Ikonemi e Punto di Svista. Per garantire un’adeguata qualità dell’esperienza saranno ammessi un numero di massimo 8 partecipanti.

CALENDARIO
iscrizioni aperte: 10 – 31 marzo 2021
appuntamenti: 8 aprile – 27 maggio 2021

Gli incontri si articoleranno in 10 appuntamenti bisettimanali sulla piattaforma Zoom tra aprile e maggio 2021 alle ore 18.30 e avranno una durata di un’ora e mezza tranne i primi due incontri della durata di due ore per un totale di 16 ore.

giovedì 8, venerdì 9, aprile 2021 | orario 18.30-20.30
giovedì 15, lunedì 19 aprile 2021 | orario 18.30-20.30

20 aprile – 5 maggio 2021 | pausa per realizzazione dei lavori

giovedì 6 maggio | orario 18.30-20.30
lunedì 10, giovedì 13 maggio 2021 | orario 18.30-20.00

14 – 23 maggio 2021 | pausa per realizzazione dei lavori

lunedì 24, giovedì 27 maggio | orario 18.30-20.00

Costi
la partecipazione al progetto-laboratorio prevede una quota d’iscrizione pari a 250,00 euro.

L’elenco degli ammessi verrà comunicato entro  il 2 aprile 2021. Gli ammessi al laboratorio riceveranno le indicazioni per il tesseramento e contributo di partecipazione.

DOCENTE: Maurizio G. De Bonis

Giornalista culturale, critico cinematografico, fotografico e delle arti visive. Dirige dal 2000 la testata giornalistica CultFrame – Arti Visive. Fino all’aprile 2018 è stato direttore responsabile di CineCriticaWeb e fino al gennaio 2018 Condirettore della testata giornalistica Punto di Svista – Arti Visive in Italia. Ha curato mostre per istituzioni pubbliche e gallerie private. Ha condotto seminari, workshop in Italia e all’estero sulla relazione tra fotografia, cinema, videoarte e scrittura. Attualmente è docente di Linguaggio del Cinema Documentario e di Arti Visive Comparate nell’ambito della Scuola Biennale di Fotografia di Officine Fotografiche Roma. Ha pubblicato: L’immagine della memoria – La Shoah tra cinema e fotografia (Onyx Edizioni, 2007), Cinema Israeliano Contemporaneo (co-curatore – Marsilio, 2009), Cosa devo guardare – Riflessioni critiche e fotografiche sui paesaggi di Michelangelo Antonioni (co-autore – Postcart Edizioni, 2012), La vertigine dello sguardo – La fotografia nel cinema tra narrazione e filosofia dell’immagine (Postcart Edizioni, 2013), Il vento e il melograno – Fotografia Contemporanea Israeliana (co-autore – Postcart Edizioni, 2017). Nel 2009 è stato co-fondatore di Punto di Svista, di cui è Vice Presidente.

TUTOR:

Daniele Cinciripini
Fotografo e docente, alterna l’insegnamento universitario alla cura di progetti fotografici multidisciplinari, e a progetti di ricerca personali. Indaga il paesaggio quale spazio d’esistenza e palinsesto. Co-fondatore di Ikonemi, centro indipendente di fotografia e immagini di paesaggio, e del magazine bab, è photo editor per PrimaPersona rivista semestrale dell’Archivio Nazionale dei Diari di Pieve Santo Stefano, e docente di Fotografia presso l’Università di Teramo. Fa parte del team del Laboratorio del Cammino, un network di studenti e ricercatori che utilizzano il cammino per innovare metodi, strumenti e contenuti dell’urbanistica.

Serena Marchionni
Laureata in storia dell’arte e management dei beni culturali, studia le storie delle immagini di paesaggio. Co-fondatrice di Ikonemi e del magazine bab, dal 2018 è team coordinator, insieme a Luca Lazzarini, del Laboratorio del Cammino.

Orith Youdovich
Vive e lavora tra Roma e Tel Aviv. Fotografa. Si dedica alla fotografia di tipo concettuale e dirige il proprio sguardo creativo sul mondo in un continuo processo di analisi del rapporto tra sguardo soggettivo e paesaggio. Svolge inoltre un’attività di ricerca artistica basata sulla connessione tra fotografia e cinema. Ha esposto le sue fotografie in varie mostre personali e collettive in Italia e in Israele e ha co-curato mostre nell’ambito di Fotografia – Festival Internazionale di Roma e FotoLeggendo. È vicedirettore della testata giornalistica online “CultFrame – Arti Visive”. È co- autrice dei saggi Cosa devo guardare – Riflessioni critiche e fotografiche sui paesaggi di Michelangelo Antonioni (Postcart, 2012), Il vento e il melograno – Fotografia Contemporanea Israeliana (Postcart, 2017) e curatrice del libro Fotografia Israeliana Contemporanea (FPM Edizioni, 2005). Nel 2009 ha co-fondato l’Associazione Punto di Svista.

I promotori del progetto

Punto di Svista – Cultura Visuale, Progetti, Ricerca
L’Associazione culturale Punto di Svista nasce con lo scopo di divulgare e promuovere attraverso iniziative pubbliche e didattiche le arti visive contemporanee e il dialogo culturale. I campi d’azione dell’associazione riguardano il cinema, la fotografia, la videoarte, l’arte contemporanea e ogni forma di espressione e comunicazione moderna che rappresenti luogo di incontro ideale per stimolare il confronto delle idee. Gli strumenti che Punto di Svista utilizza sono connessi ai campi della comunicazione, della didattica, della cura di mostre e più generalmente di iniziative culturali. L’Associazione Punto di Svista è ideatrice e organizzatrice di eventi sulle arti visive, in special modo seminari, incontri pubblici e giornate di studio. Questo tipo di attività è spesso, secondo i principi stabiliti dallo statuto, effettuata in collaborazione con altre realtà culturali italiane e internazionali. Dal 2009 fino al 2017 la testata giornalistica Punto di Svista – Arti Visive in Italia è stata strumento di divulgazione, spazio di approfondimento e riflessione sulle arti visive dedicate in particolar modo ad attività organizzate in Italia e ad autori che operano nel nostro paese.
www.puntodisvista.net

ikonemi
Ikonemi è un centro di fotografia che idea e promuove progetti fotografici ed editoriali indipendenti. Crea, collabora e partecipa a progetti multidisciplinari e network interuniversitari dedicati al paesaggio contemporaneo. Ikonemi è anche un osservatorio fotografico permanente sulla Valle del Tronto, che attraverso la fotografia studia, valorizza la valle. Cura il magazine annuale bab. Sostiene la fotografia quale pratica artistica, esistenziale, critica, di studio e di utilità sociale; supporta una fotografia libera da etichette o codifiche di genere. Impiega il medium fotografico per stimolare la produzione di un sapere multidisciplinare, promuovere l’integrazione e la valorizzazione dei contenuti da essa rappresentati. Ikonemi è stata fondata sui valori dell’etica e della conoscenza, sostiene e promuove la fotografia con sguardo a-ideologico ed equidistante da facili critiche e false apologie.
www.ikonemi.org